Lavoro agile come opportunità: un cambio di paradigma nel mondo del lavoro
Il mondo del lavoro sta vivendo una profonda trasformazione, e il lavoro agile, o smart working, è ormai diventato un elemento centrale nelle strategie organizzative aziendali. 🎙️vai al podcast
La pandemia ha accelerato un processo che era già in corso, obbligando molte realtà a rivedere le proprie modalità operative per rispondere alle necessità di distanziamento sociale. Oggi, lo smart working non è più solo una soluzione emergenziale, ma una modalità che può generare benefici nel lungo periodo. Se ben implementato, può migliorare la produttività, favorire il benessere dei lavoratori e contribuire a una gestione più sostenibile delle risorse aziendali.
Il servizio della Federazione Trentina della Cooperazione
La Federazione Trentina della Cooperazione ha sviluppato un servizio di consulenza specifico per aiutare le cooperative nell’adozione del lavoro agile, offrendo un supporto completo che guida in tutte le fasi di implementazione. “Ogni cooperativa ha le sue necessità, e per questo motivo è fondamentale un approccio su misura che risponda alle esigenze della governance, dei lavoratori e delle specifiche caratteristiche del settore”, spiega Anna Montanari, consulente dell’ufficio Legale e Sindacale della Federazione.
Un altro elemento fondamentale della consulenza riguarda la formazione del personale. Emanuela Golin, Area Risorse Umane e Organizzazione, sottolinea: “Formiamo i dipendenti non solo sull’utilizzo degli strumenti tecnologici, ma anche su come gestire il lavoro per obiettivi, come monitorare il tempo e fornire feedback. Il lavoro agile implica una nuova modalità di gestione, che va oltre il semplice telelavoro.” L’approccio della Federazione prevede un monitoraggio costante durante il primo anno di sperimentazione, per raccogliere feedback e correggere eventuali criticità.
L’esperienza di Cooperfidi: un percorso di crescita e innovazione
Un esempio concreto di questo percorso è Cooperfidi, la cooperativa che garantisce i finanziamenti alle imprese agricole e alle cooperative trentine. Il direttore Antonio Bortolotti racconta: “Durante il periodo della pandemia il tele lavoro è diventato una scelta obbligata, in una forma molto diversa rispetto allo smart working come lo conosciamo oggi. Presto ci siamo resi conto che con qualche aggiustamento questa modalità poteva diventare un’opportunità duratura.” Il percorso è stato graduale, con il supporto della Federazione per definire politiche interne e modalità operative.
Anche per i dipendenti, il cambiamento ha portato vantaggi significativi. Alessandro Gerola di Cooperfidi afferma: “Lo smart working ci ha dato la possibilità di conciliare meglio il lavoro con la vita familiare. L’orientamento al risultato con un approccio imprenditoriale alla mansione, piuttosto che al numero di ore lavorate, aumenta la motivazione e rende Cooperfidi un’azienda più attrattiva per i giovani, che cercano una realtà moderna e flessibile.”
“Non si tratta solo di dotarsi degli strumenti giusti, ma di un cambio di mentalità”, aggiunge il direttore Bortolotti, che evidenzia come la cooperativa abbia integrato la flessibilità con la necessità di mantenere alta la qualità della comunicazione e la coesione del team.
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Il servizio della Federazione Trentina della Cooperazione
La Federazione Trentina della Cooperazione ha sviluppato un servizio di consulenza specifico per aiutare le cooperative nell’adozione del lavoro agile, offrendo un supporto completo che guida in tutte le fasi di implementazione. “Ogni cooperativa ha le sue necessità, e per questo motivo è fondamentale un approccio su misura che risponda alle esigenze della governance, dei lavoratori e delle specifiche caratteristiche del settore”, spiega Anna Montanari, consulente dell’ufficio Legale e Sindacale della Federazione.
Un altro elemento fondamentale della consulenza riguarda la formazione del personale. Emanuela Golin, Area Risorse Umane e Organizzazione, sottolinea: “Formiamo i dipendenti non solo sull’utilizzo degli strumenti tecnologici, ma anche su come gestire il lavoro per obiettivi, come monitorare il tempo e fornire feedback. Il lavoro agile implica una nuova modalità di gestione, che va oltre il semplice telelavoro.” L’approccio della Federazione prevede un monitoraggio costante durante il primo anno di sperimentazione, per raccogliere feedback e correggere eventuali criticità.
L’esperienza di Cooperfidi: un percorso di crescita e innovazione
Un esempio concreto di questo percorso è Cooperfidi, la cooperativa che garantisce i finanziamenti alle imprese agricole e alle cooperative trentine. Il direttore Antonio Bortolotti racconta: “Durante il periodo della pandemia il tele lavoro è diventato una scelta obbligata, in una forma molto diversa rispetto allo smart working come lo conosciamo oggi. Presto ci siamo resi conto che con qualche aggiustamento questa modalità poteva diventare un’opportunità duratura.” Il percorso è stato graduale, con il supporto della Federazione per definire politiche interne e modalità operative.
Anche per i dipendenti, il cambiamento ha portato vantaggi significativi. Alessandro Gerola di Cooperfidi afferma: “Lo smart working ci ha dato la possibilità di conciliare meglio il lavoro con la vita familiare. L’orientamento al risultato con un approccio imprenditoriale alla mansione, piuttosto che al numero di ore lavorate, aumenta la motivazione e rende Cooperfidi un’azienda più attrattiva per i giovani, che cercano una realtà moderna e flessibile.”
“Non si tratta solo di dotarsi degli strumenti giusti, ma di un cambio di mentalità”, aggiunge il direttore Bortolotti, che evidenzia come la cooperativa abbia integrato la flessibilità con la necessità di mantenere alta la qualità della comunicazione e la coesione del team.
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Autore: Redazione